Vizi & Virtù del degustatore
Le 10 cose che un “bravo degustatore” non dovrebbe MAI fare ad un banco d’assaggio.
Dopo anni di Fiere, Banchi d’assaggio e degustazioni di ogni tipo mi è ormai chiaro che ci sono da parte dei degustatori o aspiranti tali alcuni comportamenti ricorrenti non particolarmente adatti.
Questa consapevolezza è definitivamente affiorata partecipando di recente ad una degustazione in Lussemburgo, durante la quale mi sono divertita a riportare in brevi messaggi su twitter alcuni atteggiamenti tipici di queste occasioni.
Certi sono sia per natura che per frequenza, particolarmente preoccupanti; che ci siano dei volantini all’entrata di questi consessi che li raccomandano vivamente?
Ho deciso così di cedere anch’io alla moda/tormentone dei decaloghi, che ultimamente imperversano su ogni argomento e in ogni mezzo di comunicazione, scrivendone uno sui Vizi e le virtù dei degustatori.
In poche parole 10 cose che sarebbe meglio evitare ad una degustazione.
Inutile sottolineare, ma vorrei che fosse chiaro, che si scherza e questo non vuole essere un decalogo tecnico, né tantomeno essere offensivo per chi mi legge. Diciamo che sono dei consigli, soprattutto per i neofiti che non hanno ancora acquisito il “si fa e non si fa” dell’ambiente.
Provate a mettervi per una volta dalla nostra parte del tavolo; presto proverò io a mettermi dalla vostra, promesso.
- Arrivare avvolti in una nuvola di profumo che, anche se è il migliore al mondo, stordisce irrimediabilmente l’apparato olfattivo di tutti i partecipanti
- Arrivare avvolti in una nuvola di fumo della sigaretta appena spenta fuori dalla sala di degustazione e magari anche mangiando un chewing gum
- Chiedere sempre e solo il vino più costoso dell’Azienda innervosisce il produttore e non necessariamente fa di un degustatore un esperto
- Farsi largo fra la coda dei bicchieri tesi urlando “anche per me quello lì”, senza sapere minimamente di cosa si tratta e, quel che è peggio, senza volerlo sapere
- Tenere il bicchiere in alto mentre viene servito il vino e continuare ad alzarlo sempre di più costringendo il povero sommelier, o chi per esso, a esercizi di stretching che neanche Tiraemolla
- Togliere il bicchiere senza alcun preavviso per dire che la quantità è sufficiente mentre il vino viene versato
- Far roteare in maniera vorticosa il vino nel bicchiere non è sempre indicato (soprattutto non lo è per le bollicine). Non è con lo Tsunami nel bicchiere, che inevitabilmente finisce per “sbrodolare” la mano malferma o la giacca del vicino, che si dimostra di essere esperti
- D’accordo al terzo bicchiere si comincia a perdere di lucidità, ma non è mai consigliabile sorseggiare il depliant leggendo il bicchiere
- Leggere la scheda tecnica sul depliant mentre il produttore racconta con passione le tecniche di produzione; ogni dettaglio dall’impianto del vigneto al sorso di vino che il degustatore ha nel bicchiere.
- E’ ufficiale: le donne possono bere anche vini non dolci e non Rosé
E per voi cosa è meglio evitare ad una degustazione?
Coming soon della stessa “serie”: VIZI & VIRTU’ DEL PRODUTTORE
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