
GIANCARLO ILIPRANDI
L'etichetta come il passaporto di un personaggio famoso

Di etichette ne sono state disegnate tante, di ogni formato, foggia o colore. Utilizzando ogni supporto che si potesse far aderire ak vetro della bottiglia. L’etichetta migliore rimane quella di carta. Così pare essere quella richiesta dal bando di concorso, accantonando ogni sperimentazione eventuale. L’etichetta progettata è triangolare. Stampata su carta uso mano. Con la scritta principale impressa, a caldo, in oro. Una scritta in foglia d’oro, di questo genere, non si legge mai di primo acchito. Occorre una giusta incidenza di luce. Magari prendere la bottiglia, con delicatezza, inclinarla, farla ruotare leggermente. La leggibilità, nel nostro caso, non è un vincolo imprescindibile. Si tratta di un magnum particolare. Per una tiratura limitata. Si sa cosa contiene. Lo sa il padrone di casa, l’acquirente. Lo sanno gli ospiti ai quali verrà dedicato questo Franciacorta. Naturalmente magnificandolo. Se volessimo far leggere la nostra scritta stamperemmo nero su bianco. Ma il prodotto è noto. Quindi l’etichetta diventa più segno decorativo che non simbolo d’inteficazione. L’etichetta rimane come il passaporto di un personaggio famoso. Occorre che ci sia, però è inutile. Il nostro triangolo misura 12 centimetri di lato. E’ naturalmente equilatero, per dare il senso dell’equilibrio interiore. Ha, naturalmente, tre angoli che, proiettandosi verso direzioni diverse, significano dinamismo. La scritta, in Optima, senza alcuna concessione ad interventi e deformazioni, si rifà ad un classicismo vagamente razionalista. Segue un logico senso di lettura sfruttando una divisione logica delle parole. Nella composizione si potrebbe ravvisare la forma del grappolo d’uva. Come un suggerimento al subconscio. Il triangolo potrebbe anche ricordare il bicchiere, o meglio il calice. Ma questo non è un vino che si beve in calice. L’etichetta ha un fondo verde che vorrebbe confondersi con il vetro. E’ di carta rustica a grana grossa, abbastanza sofisticata, riconoscibile al tatto. La scritta in oro è impressa e lo si deve vedere e sentire. Perchè l’oro a caldo appiattisce la grana della carta. L’etichetta contiene tutte le diciture richieste, l’indispensabile data. L’inevitabile logotipo del Produttore, che pare perfettamente integrato. Naturalmente tutto plastificato opaco. Se non fosse stata richiesta un’etichetta si sarebbe potuta ipotizzare una scritta metallizzata. Stampata direttamente sulla bottiglia. L’effetto si può verificare facendo realizzare una matrice adatta. Stampando un oro spento su pellicola trasparente. Oppure utilizzando un telaio serigrafico. Addirittura, volendo essere molto sofisticati, fustellando una leggerissima lamina d’argento. Naturalmente placcato d’oro. In questo caso, cioè con la scritta avvolgente la bottiglia come una rete, le dimensioni potrebbero essere maggiori. Ma per presentare queste soluzioni, sperimentali, occorrerebbe poter contare su un rimborso spese adeguato. La ricerca costa, ma spesso riesce a ricompensare il tempo speso. Per concludere mi permetto di avanzare un piccolo suggerimento. Trattandosi di un prodotto particolare un assaggio, durante la fase di ricerca creativa, potrebbe rivelarsi determinante. Favorendo un approccio più caldo, più approfondito, più personale. La conoscenza reciproca pare essere fondamentale per un buon progetto di comunicazione.
biography
Giancarlo Iliprandi, considerato ormai uno dei maggiori grafici italiani, dopo gli studi in medicina e chirurgia e i corsi di pittura e scenografia a Brera, si dedica alla progettazione grafica approfondendo i temi della comunicazione visiva.
Ottiene molti premi e riconoscimenti per le sue riflessioni sulla composizione tipografica e il lettering, per la creazione di caratteri da stampa. Attualmente, dopo aver insegnato alla Scuola Superiore di Pubblicità, all’Isia di Urbino, all’Istituto Europeo di Design, Iliprandi è professore incaricato presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano, che nell’anno 2003 gli ha conferito una Laurea Honoris Causa in disegno industriale.