Manca poco meno di un mese all’avvio ufficiale delle festività: il Natale. Le due settimane che comprendono anche capodanno e l’epifania sono tradizionalmente molto importanti per il consumo di vini spumanti, e anche il Franciacorta non fa eccezione. Troppo spesso però lo spumante viene relegato a fine pasto, per il brindisi degli auguri, o – peggio – in abbinamento al panettone. Altre volte invece la presenza delle “bollicine” è furtiva, nel solo momento dell’aperitivo, per poi lasciare spazio ai vini fermi, bianchi e rossi.
Noi a il Mosnel siamo però da sempre convinti che i nostri Franciacorta trovino la loro collocazione perfetta a tavola, in quanto in grado di sostenere anche gli abbinamenti più azzardati. Come il nostro Parosé, vino che può essere tranquillamente servito a tutto pasto, passando senza problemi da piatti a base di pesce, fino alle carni rosse o rosa. Da assaggiare con una fiorentina o l’hamburger. Sempre sul pesce, meglio se crostacei, potete provare anche il Pas Dosè, oppure il Brut Rosè, la cui freschezza si sposa alla perfezione con le zuppe di pesce, con i piatti vegetariani e riesce a sconfinare anche nelle carni bianche. Lo stesso vale anche per il Brut, che però – in questo caso sì – trova la sua ideale collocazione come aperitivo.
Passando a piatti più complessi dobbiamo aumentare anche la struttura dei vini. Partiamo dalla suadenza del nostro Saten, capace di supportare anche le pietanze più ricche, specialmente nelle vecchie annate. Passiamo poi all’EBB, nato per accompagnare le portate più importanti, perfetto con le crudità di mare, piacevole con le carni bianche, sorprendente con i piatti speziati. Terminiamo con il QDE, un Franciacorta pensato per l’alta ristorazione, un vino che fonde eleganza e struttura. Unico limite per l’abbinamento: la fantasia di chi lo propone. Non vi resta che provare e stupire piacevolmente i vostri commensali.