Il 2016 in Franciacorta è stato l’anno di Christo. L’artista bulgaro aveva infatti scelto il Lago d’Iseo per realizzare quella che sarebbe stata una delle sue ultime opere nate per stupire il mondo. La passerella galleggiante di 3 chilometri ha attirato un milione e mezzo di persone durante quell’estate e lasciato un ricordo indelebile nel nostro territorio.

Mentre da tutto il mondo accorrevano per camminare sulle acque del Lago, o meglio sulle passerelle galleggianti di color arancione dell’opera, il nostro Chardonnay maturava tranquillo nelle vigne, incurante di quello che stava succedendo attorno. Il frutto di quell’annata, invero un po’ tribolata, lo troviamo oggi nel Franciacorta Satèn 2016, uno dei vini simbolo del nostro territorio.

Bollicina suadente, bocca morbida e vellutata, beva piacevole: tutte caratteristiche che ritornano in questa ventunesima interpretazione Mosnel della tipologia Satèn. Dopo la raccolta manuale fra la seconda e la quarta settimana di agosto, la fermentazione in acciaio e in barrique e più di trentasei mesi passati a riposare e arricchirsi nelle nostre cantine, il Satèn 2016 è pronto a riempire il calice di profumi fruttati, floreali e speziati, con quella nota di anice stellato che dona freschezza e dolcezza. Il sorso è quello che ci si aspetta da un Satèn: fine e delicato, con un ottimo ritmo e un finale salino che rimane in bocca a lungo.

Provatelo in magnum o doppia magnum con il sushi, magari con la compagnia – quando si potrà – di un gruppo di amici, oppure durante una cena romantica a due con un piatto di risotto agli asparagi o di linguine all’astice. Ma accompagnerà divinamente anche un bel libro con della buona musica in sottofondo.