Degustazioni seriali e piccole rivoluzioni
Fotografia scattata a #barbera1 da Roberto Colombo Persone che accorrono da ogni dove; qualche tweet (messaggio di 140 caratteri inviato sul Social Media Twitter) prima per sincronizzare gli orologi e la località di incontro; tutti mossi dalla stessa passione: il vino! Ci si trova attorno ad un tavolo: appassionati, produttori, giornalisti, blogger, enologi, comunicatori, agenti. Bicchieri alla mano, campioni alla cieca e si assaggia. Ognuno dice il suo pensiero in libertà, non ci sono né vinti né vincitori, protagonista assoluto il vino che racconta la sua storia nei bicchieri. Spesso si twittano le proprie impressioni in tempo reale per coinvolgere anche chi non è presente fisicamente, ma segue dalla rete, via Twitter. Pare essere questa la nuova frontiera della comunicazione del vino; la saga delle ormai famose “degustazioni seriali” #Lambroosky (raccontate sul blog Intravino 1, 2,3 e 4 e molto commentate sul web, ad esempio anche qua ), la recente esperienza di #barbera1 ed altre già in cantiere. Parte tutto dal basso, come si dice, dalla voglia di un gruppo di amici, che normalmente si “incontrano” su Twitter, di passare dalla condivisione di idee online alla partecipazione offline a degustazioni vere e proprie. Il desiderio è quello di conoscere meglio una tipologia di vino; ognuno mette in campo la propria abilità di degustatore; l’approccio dell’esperto si confronta con chi cerca nel vino solo la sua idea di piacevolezza; edonismo ed immediatezza incontrano conoscenza ed esperienza. Non c’è risposta, né verità; non c’è giusto o sbagliato e forse sta proprio qua il segreto del successo di questi incontri spontanei; il saper coniugare più mondi che normalmente non si parlano. Come produttori di solito ci troviamo con addetti ai lavori OPPURE con i consumatori finali in diverse situazioni e con diverse modalità, mai attorno ad un tavolo ad assaggiare e riflettere INSIEME. Si diffonde conoscenza, si semina consapevolezza; ognuno dei partecipanti ne parlerà sul web, con gli amici e si farà ambasciatore di quanto emerso degustando. Penso alla degustazione epocale a cui sono stata invitata ieri a Castelvetro di Modena alla Tenuta Generale Cialdini, ospite del Dr. Anselmo Chiarli. 12 campioni di Lambruschi (Sorbara, Grasparossa e Salamino ottenuti con metodo Charmat e con rifermentazione in bottiglia) hanno visto riunirsi attorno ad un tavolo circa 20 persone, molti delle quali già presenti ai precedenti incontri dedicati a questa piacevole e finora poco valorizzata tipologia di vino emiliano (il terzo è stato fatto proprio da noi, ricordate?). Ma la cosa rivoluzionaria è che al tavolo sedevano con noi, oltre a Chiarli, Sandro Cavicchioli, Alberto Medici e Pietro Pezzuoli; parliamo dei più importanti produttori (sia a livello di numeri, milioni di bottiglie, che di marchi) di Lambrusco che hanno voluto ed organizzato questo incontro incuriositi dal “rumore” creato in rete dalle precedenti sessioni. Qua la cronaca di Intravino della degustazione di ieri. E lo stesso vale per sabato 15 maggio, giornata dedicata con le stesse modalità a #barbera1, nella bella tenuta di Castelnuovo Don Bosco Cascina Gilli. Anche in questo caso 30 persone sotto la sapiente regia di Vittorio (Tirebouchon) Rusinà, Fabrizio Gallino e di Giuliano Abate hanno voluto condividere le loro impressioni su 8 diversi campioni di Barbera base degustati alla cieca, un Barbera passito ed una birra artigianale: la Beerbera, birra rifermentata con lieviti da Barbera. In questo filmato Vittorio racconta come è nata l’idea di #barbera1. Ho avuto modo più volte di dire e scrivere che mi affascina trovare nuovi linguaggi e nuove modalità di informazione sul vino e mi rendo conto che proprio grazie alla rete, la comunicazione del vino sta cambiando; ci troviamo di fronte ad una piccola rivoluzione. Noi produttori abbiamo una grande opportunità per cercare e mantenere il contatto diretto con chi il nostro vino lo beve; ascoltare e parlare in modo semplice per poterci confrontare e migliorare e questi incontri sono la dimostrazione che questa è la strada giusta.