Vi abbiamo già parlato dei nostri vigneti qualche tempo fa. È lì che ha inizio il percorso che porta sulle vostre tavole i nostri vini. Ma siccome fra poco meno di un mese inizierà la vendemmia, vediamo cosa succede in seguito a quelle uve per trasformarle in Franciacorta DOCG Il Mosnel.
Normalmente la vendemmia inizia a metà agosto, per concludersi in circa dieci giorni. La facciamo completamente a mano e abbiamo l’accortezza di mettere tutta l’uva in piccole cassette da 15 kg, in modo che arrivi in cantina il più integra possibile. Qui la pressatura è soffice e ci permette di ottenere tre frazioni di qualità differente. Di queste utilizziamo solo le prime due, le migliori, che vengono fatte fermentare separatamente, frazione per frazione, vitigno per vitigno, vigneto per vigneto. La fermentazione avviene in parte in acciaio e in parte in barrique francesi almeno di secondo passaggio.
Dopo aver passato l’inverno a contatto con i lieviti, in primavera il team capitanato da Giulio Barzanò e composto dai quattro enologi Flavio Polenghi (enologo in house), Nicolas Secondé, Andrea Rudelli e Luigi Biemmi, assaggia le diverse frazioni per decidere quali e in che percentuali andranno a comporre ogni vino che produciamo. La scelta è molto più complessa di quanto si immagini ed è una sfida che si ripete ogni anno e che ha lo scopo di far esprimere al meglio il nostro terroir.
A questo punto le cuvée prendono la via della bottiglia, dove, assieme a un’aggiunta di lieviti e zuccheri che servono a far partire la seconda fermentazione, riposeranno per un periodo che va dai 24 ai 60 mesi e oltre, protetti dalle nostre antiche cantine. Passato questo periodo di permanenza sui lieviti, il vino viene portato lentamente dalla posizione orizzontale a quella verticale, in modo che tutto il sedimento dei lieviti si depositi sul collo della bottiglia.

Quel deposito verrà rimosso in fase di sboccatura, che serve a mantenere limpido e stabile il vino nel tempo. Il tutto avviene immergendo il collo della bottiglia in una soluzione refrigerante, che permette il formarsi di un blocco di ghiaccio contenente ilieviti, che viene espulso con l’apertura della bottiglia.
A questo punto si può procedere alla tappatura, non prima però di aver aggiunto un po’ di vino nei Pas Dosé, per riportare il volume al valore iniziale, oppure uno sciroppo di dosaggio per tutti gli altri, composto da una miscela di vino e zucchero. Il vino viene quindi tappato con il classico tappo a fungo, lasciato affinare ancora qualche mese, e poi messo in commercio.
Sono tutte operazioni apparentemente semplici, ma che sono in grado di cambiare completamente gusto, struttura e carattere al vino. È per quello che ogni nostro prodotto è unico ed esprime appieno la nostra visione del Franciacorta.